Il Bilancio sociale rappresenta uno strumento di rendicontazione fondamentale per enti e imprese che desiderano comunicare in modo trasparente e completo il proprio impatto sociale nell’ambiente di riferimento, è obbligatorio per:
- Enti del terzo settore con ricavi, vendite, proventi o entrate superiore a 1 milione di €;
- Le imprese sociali a prescindere dal volume di ricavi;
- I gruppi di imprese sociali.
Anche altri enti pur non essendo obbligati possono redigere e pubblicare il bilancio sociale.
Quest’ultimo ha la finalità di comunicare ai vari interessati, l’impatto sociale dell’ente nell’ambiente di riferimento, i numeri generati, le attività svolte, le modalità di perseguimento di determinate finalità (solidali o sociali), descrivere le ragioni che hanno portato al sostenimento di determinati costi.
Tutti aspetti che non sono rilevabili dai tradizionali bilanci o rendiconti di gestione, che comunque non vengono scalzati, ma rimangono comunque obbligatori.
Il bilancio sociale, infatti, si aggiunge per esempio al bilancio ordinario, non lo sostituisce.
Gli enti del terzo settore depositeranno entro il 30 giugno il bilancio presso il RUNTS (registro nazionale degli enti del terzo settore), mentre le imprese sociali lo depositeranno presso il registro delle imprese se si tratta di società di capitali, oppure presso il RUNTS se trattasi di società di persone.
In tutti i casi il bilancio va pubblicato anche sul proprio sito internet o sulla rete associativa a cui si aderisce.
Il bilancio sociale deve essere redatto secondo le linee guida dettate dal decreto ministeriale del 04.07.2019, e deve attenersi ai seguenti principi.
- Rilevanza (deve riportare solo le informazioni rilevanti);
- Completezza (occorre identificare i principali interessati e inserire tutte le informazioni loro necessarie);
- Trasparenza (il procedimento seguito per rilevare e inserire le informazioni deve essere chiaro);
- Neutralità (le informazioni devono essere esplicitate in maniera imparziale sia quelle negative che positive);
- Competenza di periodo (le attività e i risultati devono essere riferiti all’anno di riferimento);
- Comparabilità (quanto esposto deve poter essere confrontato con quello relativo ad altre organizzazioni);
- Chiarezza (le informazioni devono essere esposte in maniera chiara e comprensibile);
- Veridicità e verificabilità (devono essere citate le fonti di reperimento delle informazioni);
- Attendibilità (i dati devo essere oggettivi e non influenzati da stime personali);
- Autonomia delle terze parti (qualora terze parti siano chiamate a redigere parti del bilancio, queste devono avere un’autonomia del giudizio e non subire l’influenza di altri soggetti);
Di seguito il contenuto del bilancio sociale, ovvero le informazioni che deve contenere:
- Metodologia adottata per la redazione;
- Informazioni generali sull’ente;
- Struttura, governo e amministrazione;
- Persone che operano per l’ente;
- Obiettivi e attività;
- Situazione economico-finanziaria;
- Altre informazioni;
- Monitoraggio svolto dall’organo di controllo
Attraverso la sua redazione accurata, il Bilancio sociale permette alle organizzazioni di valorizzare le attività svolte, illustrare la situazione economico-finanziaria e dimostrare l’impegno verso la trasparenza, creando così una solida base di fiducia con gli stakeholder e la comunità.
In conclusione, il bilancio sociale non è solo un documento contabile, ma un riflesso tangibile dell’impegno e della responsabilità sociale di un’azienda, un viaggio continuo verso la sostenibilità e la creazione di valore condiviso.
Attraverso una trasparenza autentica e azioni concrete, le aziende possono plasmare un futuro in cui il successo economico si intreccia in modo inseparabile con il benessere sociale e ambientale, promuovendo un mondo più equo e sostenibile per tutti.
Ciao, al prossimo articolo :-)
Francesca Meloni