La Disciplina dell’orario di lavoro dei dipendenti

Perché è importante conoscere la disciplina dell’orario di lavoro?

Anche se può sembrare banale, è cruciale comprendere l’importanza della disciplina dell’orario di lavoro. Con questo breve articolo, cercherò di rispondere alle domande che mi vengono spesso poste.

Il lavoro è uno strumento essenziale per realizzarsi individualmente e per avere un sostentamento economico. L’articolo 1, comma 1 della Costituzione italiana lo considera un pilastro fondamentale del sistema sociale. Tuttavia, è necessario garantire una retribuzione adeguata in base al lavoro svolto e la possibilità di avere il tempo necessario per le nostre esigenze di vita (articolo 36 della Costituzione): le maggiorazioni rispondono alla prima necessità, mentre i riposi alla seconda.

Riposo settimanale

Poiché l’orario di lavoro rappresenta il periodo in cui il lavoratore è a disposizione del datore di lavoro (D.Lgs 66/2003, articolo 1, comma 2), durante i momenti in cui non è obbligato ad esserlo, ha diritto al riposo con le seguenti particolarità:

✅ Ogni giorno, ha diritto a un riposo di almeno 11 ore consecutive tra un turno e l’altro (riposo giornaliero).

✅ Ogni sette giorni, ha diritto a un riposo continuativo di 24 ore, da usufruire di domenica.

Complessivamente, il lavoratore dovrebbe poter godere di almeno 35 ore di riposo (11 + 24) tra una settimana e l’altra.

In alcune situazioni specifiche (ad esempio, lavoro su turni o frazionato come nel commercio o nei pubblici esercizi; lavori industriali o stagionali; trasporti; giornalismo), la natura del lavoro può essere discontinua e la domenica considerata come una giornata lavorativa. In questi casi:

✅ Il riposo viene “compensato”, collocandolo in un altro giorno della settimana;

✅ Si corrisponde una maggiorazione per il lavoro svolto la domenica.

La durata normale dell’orario di lavoro settimanale stabilito per legge è di 40 ore, distribuite dal lunedì al sabato (salvo diverse previsioni del CCNL). Tuttavia, è consentito il ricorso allo straordinario senza il consenso del lavoratore se previsto dal Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL), o con un accordo scritto in assenza di tale contratto.

Lo straordinario si riferisce alle prestazioni di lavoro che vengono svolte oltre le 40 ore settimanali, oppure in giorni festivi o nella fascia notturna, per far fronte ad aumenti occasionali dell’attività produttiva.

In questo caso al lavoratore spettano:

• Una maggiorazione per ogni ora di lavoro straordinario;

• In alternativa al godimento di tutte o parte delle maggiorazioni, il dipendente può usufruire di una banca ore a cadenza annua (valida solo per contratti a tempo indeterminato, a meno che non sia prevista nel CCNL).

La banca ore rappresenta un conto individuale in cui vengono accumulati dei riposi compensativi della stessa durata delle ore straordinarie, o riproporzionati per la parte non convertita in denaro. Al lavoratore viene corrisposta la paga oraria per ogni ora di riposo goduta, e contemporaneamente vengono versati i contributi fittizi corrispondenti.

Questi sono i principali aspetti da considerare in relazione alla retribuzione. Speriamo che questo articolo vi abbia fornito una buona comprensione dell’argomento, e vi aspetto al prossimo inserto!

Dott.ssa Martina Lecis e Clara Medda