Ditta individuale o S.r.l ?

Capita spesso che ci venga posta questa domanda, e per capire quale sia la risposta corretta, bisogna necessariamente valutare caso per caso.

In prima battuta emergono quei pro e contro che presi singolarmente porterebbero a fare una scelta senza dubbi, per esempio il fatto che con una s.r.l il proprio patrimonio personale è maggiormente tutelato, ma vedremo come tutta una serie di variabili possano spesso influire notevolmente nell’optare su una forma piuttosto che un’altra.

Di seguito mi limiterò ad esporre le differenze lasciando il momento di tirare le somme a quando imprenditore/imprenditrice e professionista avranno tutti i dati dell’attività da avviare (o da trasformare).

Nascita dell’attività

I primi passi da fare nel momento in cui si decide di avviare un’attività, per una ditta individuale sono:

  • l’apertura della p.iva e contestuale iscrizione in camera di commercio e agenzia delle entrate;
  • l’iscrizione ad una gestione previdenziale (esempio INPS);
  • in alcuni casi richiesti dalla normativa vigente l’iscrizione all’INAIL;
  • comunicazione presso il comune di esercizio attività.

Per la s.r.l, oltre a questi step, è necessario in prima istanza passare dal notaio per la predisposizione dell’atto costitutivo e dello statuto, nonché per la sottoscrizione del capitale sociale, mentre per quanto riguarda l’iscrizione alla gestione previdenziale ci saranno da fare delle valutazioni se i soci intendono essere di solo capitale o soci lavoratori.

Autonomia decisionale e capacità finanziaria

In una ditta individuale l’imprenditore/imprenditrice prende da solo/a le proprie decisioni, non deve condividere le sue scelte, ed è da solo/a anche per quanto riguarda l’esborso per gli investimenti (salvo che non si rivolga ad una banca); nelle s.r.l invece, scelte ed esborsi per finanziamenti vengono condivisi tra i/le soci/e;

Responsabilità

Nella ditta individuale l’imprenditore/imprenditrice risponde delle sue azioni e debiti, anche con il proprio patrimonio personale, mentre nelle s.r.l no, il solo patrimonio che può essere aggredito è quello sociale;

Tenuta della contabilità e adempimenti periodici

Per le ditte individuali si può optare per una contabilità semplificata (se il fatturato annuo non supera € 500.000,00 per i servizi ed € 800.000,00 per altre attività), mentre nelle s.r.l è obbligatoria una contabilità ordinaria con tutta una serie di adempimenti aggiuntivi come per esempio prima nota, tenuta libri sociali, libri cespiti e bilancio d’esercizio.

Costi

Nella s.r.l i costi di gestione sono maggiori rispetto a quelli per la ditta individuale ( tassa vidimazione libri sociali non presente nelle ditte individuali, diritto annuale camera di commercio maggiore per le società, costo notaio non presente per le ditte individuali, costo commercialista maggiore per le società);

Tassazione

Le ditte individuali pagano l’Irpef (imposta sul reddito delle persone fisiche) con degli scaglioni che aumentano all’aumentare del reddito imponibile, cosa che non succede con l’ires (imposta sul reddito delle società) che versa la s.r.l in quanto esiste una sola aliquota del 24%.
Gli utili distribuiti ai soci, vengono tassati anche in capo a questi ultimi. Di solito il discorso tassazione inferiore è interessante a partire da volume di utili medio/alti.

Pianificazione fiscale

Nelle s.r.l, a differenza delle ditte individuali, si possono prendere in considerazioni tutta una serie di ulteriori costi (che andrebbero ad abbattere l’utile imponibile) come per esempio:

  • Rimborsi e trasferte all’amministratore/amministratrice;
  • Royalties;
  • Compenso amministratore/amministratrice;
  • Accantonamenti (esempio tfm/ trattamento di fine mandato);
  • Schema holding.

Questi sono degli strumenti che necessitano di un’opportuna valutazione per capire la fattibilità e la convenienza.

Ho elencato le principali differenze tra una s.r.l e una ditta individuale, ma questo articolo non è esaustivo per effettuare una scelta. La decisione va valutata caso per caso considerando le particolarità di ciascuna situazione imprenditoriale.

Sperando di avervi fornito un contributo utile, vi saluto e vi aspetto al prossimo articolo.

Francesca Meloni.