Bonus Natale 2024 per i dipendenti

Il cosiddetto Bonus Natale è l’indennità prevista per il 2024 a favore dei lavoratori dipendenti in possesso di determinati requisiti, erogato dai datori di lavoro (sostituti d’imposta) e dovrà essere parametrato ai giorni di lavoro, a prescindere dal tipo di contratto (es. a tempo determinato o indeterminato) o all’articolazione dell’orario di lavoro (es. part-time).

Bonus Natale 2024: premessa

Il 3 ottobre 2024 la Camera dei deputati nell’approvare la conversione in legge del D.L. 113/2024 ha previsto l’inserimento dell’art. 2-bis con cui s’è prevista la possibilità di erogare, ai lavoratori dipendenti, un’indennità d’importo massimo pari a 100 euro.

Chi ha diritto al Bonus Natale 2024?

Per poterne beneficiare il soggetto deve essere:

  • Lavoratore dipendente a tempo indeterminato
  • Lavoratore dipendente a tempo determinato

Non possono invece beneficiare dell’indennità:

  • Lavoratori parasubordinati (Co.co.co.)
  • I percettori di redditi di pensione

Il lavoratore domestico potrà beneficiare dell’indennità prevista ma, poiché il datore di lavoro non opera come sostituto d’imposta (non applica le le trattenute fiscali) ne potrà beneficiare in sede di compilazione della dichiarazione dei redditi (730/2025 oppure Redditi PF 2025).

Familiari a carico

Per beneficiare dell’indennità, il lavoratore deve avere a carico il coniuge ed almeno un figlio, oppure anche solo un figlio nel caso in cui il coniuge manchi oppure non abbia riconosciuto il figlio oppure siano legalmente ed effettivamente separati. L’anno da considerare per la determinazione dei carichi di famiglia è il 2024.

Limiti reddituali per la richiesta del Bonus Natale 2024

Il reddito complessivo non deve eccedere (per l’anno 2024) i 28.000 euro, e ai fini di tale limite, dev’essere considerato:

  • Il 90% del reddito esente per i docenti “rientrati”
  • Il 70% (o 90% nel caso del sud) del reddito esente per i lavoratori che siano rientrati in Italia (c.d. “rimpatriati”) entro il 31/12/2023

Il Bonus Natale non concorre alla formazione del reddito complessivo ai fini IRPEF e viene riproporzionato in funzione del periodo di lavoro del dipendente nell’anno d’imposta 2024. In particolare, in coerenza con quanto previsto per la fruizione delle detrazioni di lavoro dipendente, i giorni per i quali spetta il bonus coincidono con quelli che hanno dato diritto alla retribuzione.

Il medesimo reddito complessivo è considerato al netto del reddito dell’unità immobiliare adibita ad abitazione principale e di quello delle relative pertinenze.

La capienza dell’Imposta

Ai fini del riconoscimento del Bonus Natale, è necessaria la verifica della “capienza” dell’imposta lorda determinata sui redditi da lavoro dipendente rispetto alla detrazione spettante per la stessa tipologia reddituale, con riferimento al medesimo periodo d’imposta, ossia l’anno 2024.

E’ importante capire se il richiedente sia “fiscalmente capiente” per poter ricevere il Bonus Natale, ovvero che l’importo “delle tasse pagate” sui redditi percepiti deve essere superiore alla detrazione prevista per i redditi di lavoro dipendente.

Come richiedere il Bonus Natale: tredicesima mensilità

Per ottenere il contributo il lavoratore dipendente deve presentare al datore di lavoro una richiesta scritta dichiarando di averne diritto, indicando il codice fiscale del coniuge e dei figli fiscalmente a carico (o dei soli figli in caso di nucleo familiare monogenitoriale).

In particolare, il dipendente è tenuto a comunicare attraverso una autocertificazione, di possedere i requisiti di reddito e familiari previsti dalla norma. Il sostituto d’imposta riconoscerà l’indennità insieme alla tredicesima mensilità e potrà recuperare le somme sotto forma di credito da utilizzare in compensazione.

Qualora l’indennità erogata dal sostituto d’imposta risulti non spettante o spettante in misura inferiore, l’importo è restituito in sede di dichiarazione fiscale.

Infatti, successivamente all’erogazione, il sostituto d’imposta verifica, in sede di conguaglio, la spettanza del Bonus Natale e, qualora risulti non spettante, provvede al recupero del relativo importo. Inoltre se il lavoratore dipendente ha beneficiato dell’indennità in assenza dei presupposti richiesti o in misura superiore a quella spettante e non sia più possibile per il sostituto d’imposta effettuare il conguaglio a debito, il lavoratore deve restituire, nella dichiarazione dei redditi, l’ammontare del bonus indebitamente ricevuto.

Inoltre, il lavoratore dipendente che ha cessato l’attività lavorativa nel corso del 2024 può beneficiare dell’indennità direttamente nella dichiarazione dei redditi riferita all’anno d’imposta 2024, fermo restando il rispetto dei requisiti sostanziali.

Bonus Natale 2024: esempio

Il dipendente Carlo Bianchi nel corso del 2024 ha percepito i seguenti redditi:

  • 24.500 euro lordi a titolo di reddito di lavoro dipendente
  • 3.000 euro a titolo d’affitto d’immobile

Tali redditi sono tassati per euro 6.276 ai fini IRPEF sul reddito di lavoro dipendente e per euro 630 con cedolare secca (ipotizziamo che l’immobile era uno solo quindi una aliquota al 21%). Le detrazioni per lavoro dipendente ammontano a euro 2.230 euro e non si applica nessuna detrazione sugli altri redditi oggetto di esempio.

Ipotizziamo che il dipendente abbia un figlio fiscalmente a carico, e vediamo i requisiti per poter fruire del Bonus Natale:

  • Requisito reddituale: 24.500 + 3.000 = 27.500  (inferiore al limite dei 28.000) 
  • Requisito fiscale: 6.276 > 2.230  (Imposte pagate sul reddito maggiori delle detrazioni)
  • Requisito familiare: unico figlio a carico

In questo caso l’indennità spetta al lavoratore.

Il consiglio per i clienti I’M IMPRESA

Visto il momento in cui viene erogato il bonus, e l’impossibilità di avere il quadro del reddito 2024 di ogni dipendente, considerando che vanno calcolati anche altri redditi quali ad esempio i redditi assoggettati a cedolare secca o a imposta sostitutiva (forfettari) e la quota di agevolazione ACE, I’M IMPRESA ti consiglia di recuperare questo bonus in fase di dichiarazione dei redditi. Tale possibilità infatti è prevista dalla norma e permette ad ogni singolo dipendente di evitare che in fase di conguaglio al 31.12 o peggio in fase di dichiarazione dei redditi tali somme vengano recuperate (ovvero trattenute al dipendente).